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Secondo innesto in ordine temporale della campagna acquisti estiva, Riccardo Contin è stato scelto per rinforzare il reparto esterni del Guerriero. Guardia, 22 anni, studente di economia e finanza all’Università di Padova, è atteso alla consacrazione in C Gold, dopo la “gavetta” degli anni scorsi ad Arzignano e ai cugini della Virtus Padova. Terminata la fase d’ambientamento avvenuta in maniera quasi naturale, lo abbiamo intercettato per rivolgergli qualche domanda sulle sue prime settimane all’Unione e sulle aspettative per la nuova stagione dei biancoscudati, in partenza sabato 30 settembre a San Vendemiano.     

Cosa ti ha convinto quest’estate ad aderire al progetto Ubp?

«Tornare a giocare a Padova era già un bel motivo per indossare la maglia del Guerriero, ma la cosa che mi ha definitivamente convinto è stata la validità del progetto. Il ds Mozzo, infatti, mi ha parlato fin da subito di una squadra, che avrebbe puntato su giocatori padovani, alcuni dei quali anche miei ex compagni, come Sabbadin e Andreaus».

Che impressioni hai ricavato da primi allenamenti e uscite stagionali?

«I primi allenamenti per me sono stati molto faticosi, anche perché ritornavo da un’operazione di appendicectomia ed era un mese che ero completamente fermo. Però, a livello di squadra, nessuno si è mai tirato indietro, nonostante “Checco“, il preparatore atletico, non ci andasse leggero con i carichi. Le prime due amichevoli, nel complesso, non sono andate male nonostante affrontassimo due delle candidate per la promozione in Serie B. Dobbiamo ancora conoscerci al meglio e oliare alcuni aspetti del gioco, ma già a livello di intensità fisica mi sembra che la squadra abbia risposto positivamente».

Come sta procedendo il tuo inserimento nel gruppo?

«Molto bene, anche perché conoscevo già gran parte dei ragazzi. Anche con Bordignon, una delle poche facce veramente nuove per il sottoscritto, sto legando parecchio. Entrambi abbiamo fatto un anno d’esperienza ad Arzignano. L’ambiente è sicuramente motivato e stiamo lavorando al meglio per essere pronti per la prima di campionato».

Esterno dalle qualità balistiche con facoltà di colpire da tutte le posizioni. È corretta come descrizione? Come ti definiresti?

«Ora come ora, non saprei esattamente come definirmi: nei miei primi anni nelle categorie Senior con la Virtus sono migliorato molto sotto il punto di vista difensivo, grazie al lavoro con coach Friso. La scorsa annata, al Garcia Moreno ho riscoperto un po’ il mio lato di realizzatore e tiratore abbandonato dopo le giovanili. Faccio del tiro dietro l’arco e della buona intensità fisica in difesa, i punti di forza del mio gioco e spero servano per dare una mano alla squadra».

Ti sei posto qualche traguardo personale, dopo l’annata ad Arzignano in cui hai forse raccolto meno di quanto seminato, soprattutto nella seconda parte di stagione?

«Ad Arzignano non posso dire di aver disputato una brutta annata, anzi. Nella prima fase del campionato, ho mantenuto buone medie sia a livello realizzativo che di minutaggio, ma nel girone di ritorno ho faticato un po’, soprattutto dopo un paio di infortuni, che mi hanno limitato fisicamente. Quest’anno mi piacerebbe essere continuo per tutta la stagione e aiutare la squadra sia nella fase difensiva che offensiva».

Realisticamente, quale può essere l’obiettivo del Guerriero alla luce anche del potenziale espresso dalle avversarie?

«Sinceramente penso che Mestre, Oderzo e SanVe a livello d’esperienza e rotazioni abbiano un qualcosa in più di noi e siano state costruite con l’obiettivo di raggiungere la promozione. Del resto, anche Caorle, Jesolo e la neopromossa Riese (sparring partner dell’Ubp nell’amichevole di sabato prossimo, ndr) sono delle belle squadre, ma penso che ce la possiamo giocare con tutti. Il minimo stagionale è raggiungere i playoff e poi da lì, si sa, che inizia un altro campionato e può succedere di tutto».

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