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Si decide dunque alla “bella” la serie playoff tra Guerriero Padova e The Team Riese. Dopo due scontri avvincenti e vibranti, gara-3 di semifinale stabilirà chi approderà alla finale per la promozione in Serie B. Stasera, ore 20.30, le contendenti tornano a riaffrontarsi nel catino ribollente del PalaSavio a distanza di una settimana dalla prima semifinale, quando i trevigiani erano stati in grado di far saltare il fattore campo, tirando con altissime percentuali dalla linea dei tre punti. Davanti ai suoi tifosi, l’UBP dovrà sfoderare ancora tutto il carattere mostrato domenica scorsa in gara-2 a Riese Pio X, dove è riuscita a strappare una vittoria vitale in un palazzetto traboccante di tifosi.
L’AVVERSARIA. È sempre difficile muovere un pronostico credibile in questi casi. Riese ha avuto un grande impatto sulla serie grazie a una batteria di esterni, che ha controbilanciato lo svantaggio fisico in termini di chili e centimetri vicino a canestro, costruendosi ogni volta i vantaggi per colpire dalla lunga distanza. Il punto di riferimento dei bianconeri si è confermato Kevin Brigato che fin qui è stato anche il top scorer dell’intera C Gold tra regular e post season. Attorno a lui, però, sono stati in grado di accendersi a intermittenza anche diversi giocatori sul perimetro: dall’esterno argentino Geronimo Volpato al playmaker Alberto Mabilia (ex Unione), fino ai vari Stefano Buratto, Leonardo Marini, Andrea De Bortoli o altri elementi capaci di assicurare maggiore imprevedibilità ai giochi di coach Filippo Campagnolo e del vice Max Sonda, che hanno impostato il piano gara su una difesa sempre molto fisica e aggressiva. Anche in gara-2, The Team ha rispettato il programma, ma stavolta ha pagato dazio nell’ultimo parziale, come era avvenuto in modo quasi analogo al Guerriero nei minuti finali del primo round.
QUI UNIONE. Entrambe le sfide delle semifinali hanno ricalcato lo spartito dell’equilibrio. Le maggiori differenze sono emerse in termini di percentuali al tiro da tre e in determinati dettagli (controllo dei rimbalzi, gestione del possesso, closeout difensivi, gioco in transizione…), che hanno spostato l’ago della bilancia dall’una o dall’altra parte. «Ogni partita è un episodio», ha analizzato coach Fabio Volpato alla fine del match di Riese, «In gara-1 abbiamo intravisto le nostre possibilità, ma non le abbiamo concretizzate. Al ritorno invece, abbiamo tirato fuori il carattere e siamo stati più concreti. Onestamente poi, abbiamo testato un Andreaus in ritardo di condizione, ma il suo attaccamento alla squadra lo ha portato a dare qualcosa in più di quello che ha al gruppo che ha giocato una partita importante sul piano difensivo. Siamo riusciti a tenere gli avversari a un punteggio basso, nonostante siano una squadra atipica con quintetti bassi contro i quali sapevamo che avremmo potuto accoppiarci male. Siamo stati capaci di contestare il tiro dal perimetro, anche se Riese ha realizzato con percentuali inferiori rispetto al primo confronto. Credo che i ragazzi vadano ringraziati perché hanno dimostrato di tenere a quanto stanno facendo. C’è però ancora una partita: non abbiamo fatto nulla se non aver riaperto la serie che va “rigiocata” in un dentro o fuori, con la fiducia di poter riproporre una prestazione intensa e solida, con la speranza di vedere il palazzo pieno e avere il tifo a favore, nonché con la certezza che possiamo continuare a mostrare il nostro valore».
(CREDIT FOTO UBP)
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