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Jesolo è ufficialmente la bestia nera del Guerriero. Cala il buio al Pala Cornaro, dove l’Unione vive un autentico incubo venendo travolta dai padroni di casa che dominano in lungo e in largo tirando con alte percentuali dal campo (43% da tre). Difficile commentare una prestazione del genere (finora la peggiore della stagione assieme a quella dell’andata), anche perché Padova ha dato l’impressione di non essere proprio uscita dallo spogliatoio e quando è finita sotto è stata incapace di reagire avvitandosi attorno a una media al tiro deficitaria (1/22 dall’arco).  

Dopo aver onorato la memoria di Kobe Bryant lasciando scorrere i primi 24’’ dell’azione e i successivi 8’’ (i numeri del “Mamba”), l’avvio è tutto di marca jesolana (6-0). Il Guerriero impiega 4’ per segnare il suo primo canestro con Cecchinato (6-4), ma fatica a entrare in partita (10-4). Una giocata di prestigio ancora di Cecchinato sembra mettere in carreggiata i padovani che continuano però a giocare a ritmo compassato e con troppa sufficienza (10-9). Coach Calgaro ruota quasi tutti i suoi uomini, ma la sostanza cambia poco: alla fine del primo quarto, Jesolo è meritatamente avanti (18-12).

Nel secondo periodo, il coach dei padovani rigetta nella mischia le “torri” Andreaus e Campiello, ma l’inerzia è favorevole ai locali che allungano sul +14 (26-12). Campiello interrompe la siccità offensiva catturando un rimbalzo (26-14), ma il Guerriero fa troppa confusione e litiga con il canestro (28-14). Calgaro prova allora ad alleggerire la pressione con la zona senza tuttavia ottenere risultati apprezzabili (30-16). Anche tornando a uomo c’è sempre una sola squadra in campo (38-16). Capitan Andreaus prova a scuotere i suoi dalla lunetta, ma gli ospiti chiuderanno in affanno la prima metà di gara (47-24).

La ripresa inizia con un libero di Matteo Maestrello per un tecnico comminato a Calgaro fuori dal tempo regolare, subito dopo la sirena del primo tempo (48-24). Purtroppo, anche nel terzo periodo, l’Unione ha le polveri bagnate in attacco avanzando solo dalla linea della carità (58-33 al 25’), mentre la difesa resta troppo esposta sul perimetro, cosicché il divario finisce per toccare anche il +41 sulle bombe di Favaretto e Rosada (76-35).

L’ultimo parziale si trasforma in un semplice allenamento: c’è spazio per i giovani e per Di Falco, che al rientro dopo un lungo infortunio sigla la prima e unica tripla della serata per l’UBP. Il canestro finale di Bruzzese rende un po’ meno amaro un risultato che resta comunque pesantissimo (90-58).

Non resta che cancellare in fretta questa tremenda sconfitta e ripartire con più umiltà già da domenica prossima quando al Pala Savio sbarcherà Caorle. È un match che a questo punto diventa fondamentale, soprattutto dal punto di vista psicologico, per ritrovare fiducia e morale, ma anche per non perdere di vista l’obiettivo ed evitare di disperdere quanto di buono è stato seminato.

 

SECIS JESOLO – GUERRIERO PADOVA 90-58

BASKET CLUB JESOLO: Tuis 7, Ndoye 3, Favaretto 13, Rosada 15, Maestrello M. 14, Busetto 16, Pozzebon, Sipala 3, Zamattio 6, Maestrello N. 6, Cortese, Ruffo 7. All. Fels. Ass. Carniato.  

UNIONE BASKET PADOVA: Stavla 6, Gamberoni, Cecchinato 13, Tognon, Scattolin 3, Contin 3, Borsetto 2, Coppo 4, Di Falco 3, Andreaus 10, Bruzzese Del Pozzo 5, Campiello 9. All. Calgaro. Ass. Garon.

Arbitri: Langaro di Arzignano (Vi) e Toffano di Camponogara (Ve).

Note: parziali: 18-12, 29-12 (47-24), 29-11 (76-35), 14-23 (90-58). Tiri liberi: Jesolo 16/25, Padova 19/27. Tiri da due: Jesolo 22/37, Padova 18/43. Tiri da tre: Jesolo 10/23, Padova 1/22. Rimbalzi: Jesolo 44 (32+12), Padova 36 (19+17).

(foto Eleonora Pavan)

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