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Dopo meno di 24 ore dalla partita di C Gold, che ha visto i nostri ragazzi trovare la prima vittoria in campionato, gli Under 18 prendono la via di Milano. Più di tre ore di viaggio, dopo gli obblighi scolastici, e siamo in quel di Milano 3, città nella città costruita negli anni ’70 da un gruppo facente parte dell’impero berlusconiano.

Le fatiche della gara con Murano lasciano i segni nei muscoli e gli acciacchi si sentono. Iniziamo bene con Lorenzo Bovo e Marco Borsetto, che fraseggiano e trovano punti che ci danno l’illusione di poter avere facilmente ragione dell’ultima in classifica, ma è un vantaggio effimero: la gara infatti si mette in salita perché Milano tira bene dall’arco, mentre noi difendiamo molli. Ciononostante riusciamo a tenere il risultato in equilibrio (21-19).

Il secondo quarto segue la falsa riga del primo con i padroni di casa, che ci trovano troppo fermi sia nel pitturato che sui tiratori e ci puniscono con costante precisione (39-41). Al rientro dall’intervallo lungo, le cose si complicano se possibile ancor di più, tanto che i milanesi passano avanti anche di 7 lunghezze. Riusciamo a costruire una serie di attacchi convincenti, ma perdiamo tantissimi palloni e concediamo agli avversari, meno dotati fisicamente, di rendere inutile la difesa a zona 2-3, approntata dai coach Biondo e Garon. Recuperiamo fino ad un nuovo vantaggio, ma allo scadere i meneghini impattano il punteggio del quarto con l’ennesima distrazione difensiva (58-58).

L’ultima frazione si riapre con noi, che cerchiamo di fare la partita, ma in maniera disordinata e alcune scelte d’attacco si rivelano poco lucide. Ciò consente a Milano di prendersi il lusso di infilarci con ripetuti contropiedi. In questi momenti delicati ci tengono a galla l’intraprendenza di Enrico Stavla e la concretezza di “Ciccio” Di Falco. Fortuna che prima Borsetto, Magaye Seck ed infine anche Giovanni Ragagnin sono precisi dalla linea della carità e, grazie al bonus esaurito troppo presto da parte degli ambrosiani nel tentativo di arginare lo strapotere fisico di Seck, conserviamo il margine fino allo scadere.

In conclusione, salviamo della trasferta rimangono di positivo i 2 punti, ma il gioco latita: le potenzialità ci sono per fare bene, bisogna impegnarsi maggiormente per tutti i 40 minuti e non a corrente alternata.

Ragagnin (18 punti in 40’), nonostante tante palle perse e scelte infelici (ma è rimasto in forse fino all’ultimo per un duro colpo ricevuto domenica) ha fatto molto bene. Buona personalità da parte di Stavla (2002), che non si è tirato indietro nei momenti cruciali. E buon contributo anche del “rookie” Dia Mamoudou (2003), utile nei momenti più duri dell’incontro. Seck, dopo un inizio molto difficile ha saputo riprendersi e trasmettere la sua energia a tutta la squadra per lui doppia doppia 19 punti e 12 rimbalzi.

La settimana prossima saremo tutti al palazzetto Ca’ Rasi per tifare i bianconeri, che ospitano la compagine di Bernareggio, con l’obiettivo di continuare il percorso di crescita.

Daniele Bovo

 

MILANO TRE BASIGLIO – PETRARCA PADOVA 72-78

MILANO TRE BASKET BASIGLIO: Lungo 4, Gabanelli M. 27, Cassol 10, Albiero 16, Rescia 3, Gabanelli G. 2, Natale 2, Botta 4, Torello 2, Arcaini 2, Grimaldi, Mirabelli A. All. Pugliese.

 

PETRARCA BASKET PADOVA: Borsetto 9, Gamberoni, Bruzzese 3, Di Falco 4, Scanferla L. 5, Stavla 9, Seck 19, Scanferla A. 1, Dia 4, Bovo 6, Ragagnin 18. All. Garon e Biondo.

Arbitri: Martellosio di Buiccinasco (Mi) e Lucotti di Binasco (Mi).

Note: progressivi: 21-19, 39-41, 58-58. Tiri liberi: Petrarca 19/27. Tiri da due: Petrarca 25/51. Tiri da tre: Petrarca 3/18.

(foto Sergio Mirabelli by Milano Tre Basket)

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