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Il Guerriero ha messo in saccoccia la prima vittoria a Montebelluna, ma ha dovuto sudare le fatidiche sette camicie per piegare i trevigiani. La differenza l’hanno fatta anche le motivazioni della squadra di Nicola Imbimbo e la necessità di sbloccarsi in campionato, dove contando anche la scorsa stagione i due punti latitavano da febbraio, quando l’Unione la spuntò al fotofinish su Castelfranco.
«Volevamo vincere, ed abbiamo vinto – sottolinea Imbimbo – Venivamo da una buona settimana di allenamenti, senza assenze, e questo è stato un fattore sicuramente importante. È stata una gara dura, come ci aspettavamo. Montebelluna da anni costruisce la sua classifica sulle vittorie casalinghe. Hanno 8 Senior forti, avevano vinto contro Mestre sfiorando anche il colpo grosso a Caorle. È una squadra che punta legittimamente ai playoff».
In effetti contro il “Monte” sembrava potesse essere più semplice e invece nel secondo tempo la situazione si è complicata.
«Abbiamo giocato un buon primo tempo con difesa solida e attacchi discreti. Nella ripresa, però, i nostri avversari hanno alzato intensità, fisicità, aggressività, segnando di più da tre punti e mettendo in partita il pubblico fino a quel momento fuori dalla gara. Siamo stati bravi a non mollare mai fino alla fine».
I rimbalzi offensivi hanno rappresentato una discriminante importante nell’economia della sfida. È d’accordo?
«Sì, vero. Ci hanno permesso di mitigare il numero elevato di palle perse. Credo che le nostre percentuali vicino a canestro e i tiri liberi siano stati decisivi».
Cosa l’ha convinta di meno della prestazione dei suoi ragazzi?
«Dobbiamo migliorare la continuità difensiva, abbiamo ancora troppe pause. Ma mi aspetto dei passi in avanti anche per quanto riguarda la fluidità offensiva, diminuendo il numero di palle perse, tenendo meno la palla ferma e realizzando qualche canestro in più dall’arco».
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