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Si chiude un’era al Petrarca. Resterà il ricordo di un grande coach, ma anche quello di una persona dotata di notevole spessore umano e morale come Alberto Zanatta. Quella che è terminata da qualche settimana è stata l’ultima stagione nello staff tecnico bianconero e all’interno del gruppo UBP per l’allenatore di origini trevigiane. Tutte le storie hanno una fine e il capitolo scritto da Zanatta è stato uno fra i più significativi e intensi.

È durata un lustro la sua esperienza tra le file bianconere. Dal suo arrivo a Padova nel 2014 ha contribuito alla crescita tecnica del settore giovanile aumentando la competitività del Petrarca a livello nazionale. Preso il comando dell’Under 17 Eccellenza, l’ha portata a un passo dall’Interzona nel 2015. L’anno successivo, la stessa formazione ha mancato l’assalto agli spareggi interzonali Under 18 sfumati dopo un beffardo autocanestro della Virtus Feletto.

Il 2017 lo vede alla guida dell’Under 16 Eccellenza, nata dalla sinergia tra OxygenUBP. È una lunga cavalcata per il super gruppo dell’annata 2001, che con i vari Borsetto, Bovo, Ragagnin e Seck si laurea vicecampione d’Italia cedendo nella finale scudetto alla fortissima Stella Azzurra Roma. Nello stesso anno, qualche mese più tardi, diventa responsabile tecnico del settore giovanile dell’Unione Basket Padova, ma la voglia di tornare in panca è troppo forte.

Nell’ultima stagione torna ad allenare e afferra le redini dell’Under 16 Eccellenza del Petrarca approdando alle Finali Nazionali di Taranto. Il resto è storia di ieri con la corsa dei giovani bianconeri, che si ferma ai quarti di finale contro la Stella Azzurra capace poco dopo di conquistare il tricolore.

«Sono stati cinque anni molto belli e altrettanto formativi, in cui ho avuto modo di crescere come allenatore», afferma Zanatta, «È stato impegnativo, ma mi pare che ci siamo tolti anche qualche soddisfazione, lanciando peraltro giocatori come Toniato, Ciaramella e Panaccione, che gravitano tra Serie B e C Gold, o come Berti ora alla Virtus Bologna in A/1, senza dimenticare i vari Dainese, De Lucchi, Peroni e altri. Dopo la parentesi positiva a Bassano, ho ricoperto l’incarico di responsabile tecnico del settore giovanile del gruppo UBP. Un’esperienza nuova che mi ha permesso di confrontarmi con gli altri allenatori, ma alla lunga ho avvertito il richiamo della panchina. L’ultima stagione è stata anche la più bella. L’Under 16 è cresciuta tantissimo nel corso dell’anno, arrivando seconda in Veneto per poi dominare la prima metà dell’Interzona. Alle Finali Nazionali abbiamo sbagliato soltanto la partita contro il Don Bosco Livorno, ma ai miei ragazzi ho detto che non importa il risultato sportivo, ma il percorso che abbiamo compiuto. Mi dispiace non continuare ad allenarli. Il mio ringraziamento va a tutti loro, oltreché ad allenatori e dirigenti di Petrarca e UBP con cui in questi anni ho instaurato un rapporto d’amicizia e collaborazione».

Attualmente, Zanatta è impegnato all’International Basketball Campus, organizzato con Petrarca e UBP agli Istituti Filippin di Pieve del Grappa. Dopo l’estate continuerà a ricoprire il ruolo di Responsabile tecnico territoriale (Rtt) per la federbasket, ma lo farà in via esclusiva concretizzando un’idea di Andrea Capobianco, responsabile del Settore Squadre Nazionali, e Roberto Nardi, presidente della Fip Veneto. «Mentre prima mi concentravo principalmente sui centri tecnici federali», precisa il coach, «ora il mio raggio d’azione si espande: sarà accanto agli allenatori delle società locali, che avranno bisogno di un eventuale supporto, ma al contempo andrò anche alla ricerca del “sommerso”, ovvero di quei giovani più talentuosi e meritevoli che appartengono alle realtà più piccole del Veneto».

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