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Che fossimo brave ne siamo sempre state convinte fin dall’inizio del campionato; altrettanto consapevoli che la nostra squadra meriti potenzialmente posizioni migliori e più alte in classifica. D’altra parte, ce lo sentiamo spesso dire dagli allenatori delle squadre che incontriamo, anche se è facile congratularsi con le avversarie dopo aver vinto, ma siamo sicuri che non siano solo parole di circostanza.

Tali considerazioni sono però confermate da dati oggettivi: considerando solo il girone di ritorno (per non dilungarsi) e le sole partite contro le squadre che ci precedono, tutte sono state combattute ad armi pari e risolte solo nei minuti finali, a partire da Sarcedo (persa di 2), Rovigo (vinta di 4), Muggia (-9 nei 4 minuti finali), Bolzano (-10 nei 3 minuti finali), Oma Trieste (-5 nei 3 minuti finali), Ponzano (-2 negli ultimi 15 secondi). A supporto di ciò uno dei migliori attacchi per fluidità di gioco e punti realizzati, terzi dopo Muggia e Bolzano.

Tessute le lodi è tuttavia anche necessario comprendere i motivi per cui la classifica, nonostante tutto quanto sopra detto, non sia migliore: quello che ci manca è l’istinto killer, lo spunto vincente che ci consenta nei momenti decisivi di controllare più accuratamente le avversarie in difesa, di catturare un rimbalzo difensivo in più, di non affrettare un tiro in attacco cercando un soluzione più facile, di segnare tiri liberi decisivi.

E per tale motivo anche la cronaca ripercorre specularmente quella delle ultime partite. Partita giocata ottimamente e alla pari anche quella contro la corazzata Ponzano, ormai lanciata verso i playoff per la serie A/2. Partita giocata bene in fase offensiva, dove tutte le giocatrici scese in campo hanno positivamente contribuito, a partire dalle solite top scorer Colombo, Scaramuzza, Regazzo e Mario, ma con eguale contributo di Cognolato e Ferrari (instancabili lottatrici), Pavan (ruba palloni), Meneghello (chirurgica); ma giocata in modo migliore anche in fase difensiva dove i progressi rispetto al girone di ritorno sono evidenti.

La sintetica cronaca vede un primo quarto in cui le squadre si affrontano a viso aperto e in modo assolutamente equilibrato con evidenze di Mario da una parte (in ottima ripresa dopo le ultime prestazione sotto tono) e di Brotto per Ponzano (15-15). Anche il secondo quarto si sviluppa senza strappi da entrambe le parti; in campo continua a regnare l’equilibrio 29-27. Al ritorno dal riposo aumenta l’intensità delle due squadre sia in fase difensiva, dove i contatti si fanno sempre più frequenti e fisici, così come in fase offensiva con veloci percussioni da parte delle nostre guardie e gioco più ragionato da parte di Ponzano, dove eccellono Milicevic e la solita Brotto.

Per sanzionare la vincitrice è necessario arrivare quindi all’ultimo minuto. Siamo ancora noi a decidere le sorti della gara sbagliando alcune facili conclusioni ottimamente costruite in attacco e sprecando tiri liberi nei momenti decisivi. Ponzano fa invece valere la propria posizione in classifica sfruttando, all’opposto di noi, tutte le occasioni, a volte anche con l’aiuto della buona sorte, e condannandoci in tal modo all’ennesima sconfitta, immeritata per la qualità del gioco espresso. Ma gli amanti del basket sanno bene che nel nostro sport solo in rare occasioni il risultato non arride alla squadra che in campo si dimostra essere complessivamente migliore.

Michele Lotta

 

GUERRIERO CADELFA – POLYGLASS PONZANO 65-67

PALLACANESTRO FEMMINILE CADELFA: Colombo 15, Scaramuzza 10, Pavan 4, Ferrari 2, Alfier n.e., Meneghello 4, Regazzo 9, Minetto n.e., Guennoun n.e., Cognolato 6, Mario 15. All. Voltan. Ass. Lotta.

PONZANO BASKET: Ciferni 1, Diodati 5, Milicevic 6, Pasa 8, Zamuner n.e., Schiavon 8, Gobbo 10, Pizzolato, Callegari 12, Dal Mas, Zanatta, Brotto 17. All. Sottana.

Arbitri: Lavarda di San Vito di Leguzzano (Vi) e Ottoveggio di Padova.  

Note: progressivi: 15-15, 29-27, 47-47. Tiri liberi: Cadelfa 12/21, Ponzano 11/15. Tiri da tre: Padova 3, Ponzano 2.

(foto Leandro Zampieri)

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